Cos’è un geofono?
Il geofono è uno strumento utilizzato per la ricerca di perdite idriche che rileva la presenza di onde sismiche o movimenti nel sottosuolo. Nello specifico, esso è in grado di rilevare un rumore di perdita (o gocciolio) che si propaga attraverso mezzi elastici come il terreno. Il geofono si comporta come un microfono, percepisce le onde sonore e, attraverso un sistema piezoelettrico, trasforma il segnale acustico in un segnale elettrico. Esso inoltre consente di selezione una frequenza particolare e di escluderne altre, evitando interferenze.
Messo a contatto diretto con il materiale in prossimità della perdita, il geofono identifica la posizione d’origine del rumore, ovvero della perdita, o quantomeno la sua posizione più prossima. Attenzione però che la composizione chimica di alcuni materiali può modificare le modalità di conduzione del suono, falsando le rilevazioni.
A cosa serve il geofono?
Esso consente di rilevare l’origine di una perdita d’acqua in tubazioni in pressione interrate e, in particolare:
- tubazioni acqua potabile;
- tubazioni antincendio;
- impianti termici;
- tubazioni in pressione interrate;
- teleriscaldamento;
- tubazioni interrate piscine;
- tubazioni gas interrate.
Geofono, come funziona?
Il geofono è composta da una centralina, un microfono piezoceramico e delle cuffie. Quando si effettua la rilevazione, il rumore viene contemporaneamente visualizzato a monitor e percepito nelle cuffie e aumenta in prossimità della perdita. Il rumore percepito è inficiato dalla composizione dei materiali presenti, dalla stratigrafia del terreno e da altre componenti, il rumore che giunge al geofono è perciò solo una parte. Questo rende a volte difficoltosa l’individuazione della perdita.
